lunedì 27 giugno 2011

Le fabuleux destin d'Amélie Poulain / Il favoloso mondo di Amélie


E’ una lenta e pigra domenica , tra l’altro giorno prima del mio ultimo esame di quest’anno all’università.  Decido di guardare un film per distrarmi ….e faccio un' ottima scelta!  Questo film l’avevo guardato un bel po’ di tempo fa e non me lo ricordavo quasi più . Ora che l’ho ripreso lo metto tra i miei preferiti.
E’  uno di quei film poetici, che sin dall’inizio ti coinvolgono in un’atmosfera magica, fiabesca, sottolineata ancor di più dalla voce narrante che ci “legge” la storia accompagnandoci  per tutto il film. E’ ambientato a Parigi, sono passati  10 anni dalla sua uscita, è del 2001 e ha riscosso successo in tutto il mondo. E’ stato il trampolino di lancio dell’attrice Audrey Tautou, che adoro per la sua classe ed eleganza. La colonna sonora del film è stata composta da Yann Tiersen , ma  - Comptine d’un autre été: L’après-midie  è la canzone che tutti identificano con il film, anch’io infatti appena la ascolto ripenso immediatamente ad Amelie :D
Questa è la storia di Amelie, che fin da piccola è stata una bambina speciale. I genitori la tenevano chiusa in casa per un difetto cardiaco in realtà inesistente. Il padre faceva il medico e le poche volte che le si avvicinava la facevano sentire così emozionata che il cuore le batteva all’impazzata. Per questo motivo decide di costruire un mondo tutto suo, fatto di pura fantasia, un mondo che porterà con sé anche da adulta. Nonostante sia cresciuta, non è una ragazza come le altre ,riesce a godere dei piccoli piaceri della vita e si sente felice. Un giorno ritrova una scatoletta , tesoro di un bambino degli anni ’50 e la riconsegna al proprietario. Da quel momento decide di voler aiutare gli altri. Inizia così una catena di buone azioni, tutte molto commoventi. Decide di aiutare il padre,che dalla morte della moglie non esce di casa. Prende in prestito il suo nano da giardino al quale era molto affezionato e con l’aiuto di una sua amica hostess lo fa viaggiare per il mondo e invia periodicamente al padre delle foto di questi strani viaggi. Questo insolito stratagemma risveglierà nel padre il desiderio di viaggiare. Ma questo è solo uno dei regali che fa alle persone che le stanno intorno. La storia d’amore tra Amelie e Nino non fa che rendere ancora più piacevole la visone del film. Ovviamente anche questo amore sarà speciale, i due si ritrovano proprio perché hanno vissuto delle esperienze simili da bambini e vivranno nel loro mondo fatto di  attimi,amore,fantasia,fototessere ritrovate in stazione e crème brulée!

Ve lo consiglio, due ore di pura fantasia !

Speciale : Vacanze da cinema :http://www.bestmovie.it/speciali/vacanze-da-cinema-parigi-il-favoloso-mondo-di-amelie/43143/

26 giugno 


sabato 25 giugno 2011

Presentazione...a chi poi?!?Boh!


Ehm….prova…provaaa…1 , 2 ,3 ,,, Salve! Hahaha Non so veramente cosa dire, ma visto che ho iniziato questo blog dovrò dargli una motivazione. Allora non so di cosa parlerò di preciso ma so il motivo per il quale l’ho aperto. Sicuramente non è per le mie capacità di scrittrice , di critica o di traduttrice ( si perché vorrei aggiungerci anche dei testi o articoli che tradurrò in futuro) , ma solo per aiutare la mia MEMORIA! Che funziona benissimo per tutto il resto, ma purtroppo quando guardo un film o leggo un libro non mi ricordo quasi mai ….ecco tenetevi forte perché questa fa ridere…il finale! Ma non solo! La maggior parte delle volte mi dimentico metà film e libro! Non so per quale oscura ragione io mi ricordi moltissimi particolari, anche scene inutili, ma non la fine. E quindi l’intento di questo blog è puramente TERAPEUTICO!


Perché è on line e non semplicemente salvato sul pc? Perché così magari sono spinta a farlo,trovo una motivazione per guardare un film,per leggere e buttare giù sia la storia sia le mie idee. Sarà la volta buona? Non lo so,però ci provo. Quindi ripeto non mi atteggio a critica né cinematografica né letteraria, perché non ne sono capace, magari lo fossi! Infatti le mie “recensioni” se così le vogliamo chiamare non sono tecniche, ma riguardano semplicemente quello che ho capito ( ed è una fortuna se riesco a capire tutto!:P) e le sensazioni che ho provato. Riguardo alle traduzioni invece spero che questo sia un modo per spronarmi a tradurre di più e sfruttare questa lunghissima e spero non caldissima estate 2011!

Ah forse, anzi è molto probabile che io mi perda in chiacchiere nei vari post e che aggiunga altri temi…tranquilli…normale amministrazione!


Enjoy it!        

A Single Man

“Il risveglio non mi è mai piaciuto . Non sono mai saltato dal letto per sorridere alla giornata come faceva Jim. “…. “Ci metto tempo alla mattina a diventare George. Tempo per adeguarmi a quello che ci si aspetta da George. “
Dopo i primi minuti di film e dopo aver ascoltato queste frasi iniziali mi sono chiesta : Perché ho aspettato tutto questo tempo per guardarlo? Protagonista ancora una volta Colin Firth, sempre perfetto nei suoi ruoli e ancora una volta non mi ha delusa.

Piccola parentesi storica,non vi preoccupate non morde!
[La storia è ambientata a Los Angeles  in una data particolare il 1962 ,conosciuta come la crisi dei missili di Cuba,l’ennesimo confronto tra USA e URSS durante la Guerra Fredda. Il Governo sovietico installata alcuni missili nucleari a Cuba e quindi si  teme un eventuale attacco. Dopo il discorso del presidente Kennedy tenutosi il 22 ottobre il mondo inizia ad avere paura e a temere una vera e propria crisi nucleare . Per fortuna si cerca una mediazione e il Governo sovietico fa due proposte ; 1) ritiro dei missili da Cuba con la garanzia che gli USA non avrebbero invaso Cuba. 2) ritiro dei missili dalla Turchia e dall’Italia. Kennedy accetta, questa scelta però gli creerà molti nemici  ].

Questa parte storica è importante per precisare che ci troviamo in un momento in cui la gente ha paura, questo tema verrà affrontato dal protagonista, George Falconer, professore universitario, ma la paura sarà intesa  in senso generale,ognuno di noi ha paura di qualcosa. La lezione del professore  si concentra sulla paura per le minoranze che spesso vengono prese di mira, perché considerate pericolose. Non si riferisce solo agli ebrei,ma prende spunto da qui proprio per parlare o meglio per lasciare intendere la sua situazione da omosessuale in una società in cui non è accettato.
Il film inizia con un incidente stradale in cui vediamo un uomo morto disteso sul ghiaccio e il protagonista che si inchina per dargli un bacio. Inizia la giornata, forse l’ultima, l’ennesima giornata senza Jim in cui George pensa e rivive i momenti passati con il suo compagno. La domanda è : E’ possibile la vita dopo Jim?. All’inizio sembrerebbe di no, il protagonista è intenzionato a suicidarsi. Ma grazie al conforto di una vecchia amica ( ex ragazza ) e ad un giovane ragazzo che lo sceglie come guida a fine giornata riuscirà ad apprezzare le piccole gioie della vita e a comprendere che ne è valsa la pena. A questo punto  viene colpito da un malore, forse un infarto , e muore. Proprio come nella prima scena vediamo il suo Jim che si avvicina vestito in modo elegante e ricambia il bacio.

Questo film mi ha lasciata senza parole. E’ bellissimo, è un capolavoro che ci invita a riflettere sui piccoli attimi che viviamo quotidianamente e che spesso non vengono apprezzati.  E’ tratto dal romanzo “ A single man” di Christopher Isherwood . Fin dall’inizio ho notato  una spiccata cura del dettaglio e un’atmosfera di completa eleganza e perfezione e quando ho letto il nome del regista ho ricollegato il tutto. Questo è stato il debutto nel mondo del cinema di Tom Ford,stilista,famoso per il rilancio del marchio Gucci e la sua mano è evidente , tutto è armonioso  e si viene rapiti dallo stile e dalla moda del tempo.




















Trama : http://www.bestmovie.it/film-trailer/a-single-man/690/

venerdì 24 giugno 2011

Last Night

E’ un bel po’ di tempo che volevo vedere questo film e finalmente mi sono decisa a farlo. Ovviamente non mi aspettavo un film impegnato, anche perché non l’ho scelto per questo motivo, però tutto sommato non è stato malaccio. I personaggi sono disegnati bene e rimangono coerenti fino alla fine. In alcuni momenti ci immedesimiamo  con il personaggio e siamo portati a farci delle domande della serie : cosa avrei fatto io se fossi stato al suo posto? Per non parlare di Keira Knightley ,che mi piace proprio perché è sempre naturale in qualsiasi ruolo che interpreta e ne ha già fatti tanti. All’inizio però pensavo di essere davanti alla solita storia “ della coppia felice ,che vive in un favoloso appartamento di New York in cui il marito tradisce la moglie con la sua collega durante il solito viaggio di lavoro “ ed effettivamente la prima parte è questa, solo che improvvisamente è come se il film si sdoppiasse per raccontare la storia di entrambi i personaggi, marito e moglie, la storia che appunto come dice il titolo si concentra quasi interamente in una notte. Effettivamente la storia di Joanna (Keira) con il suo ex ritrovato è molto più interessante, almeno per i miei gusti, di quella del marito e finisce in un modo inaspettato o almeno non così scontato . Ci troviamo davanti a due tipi di tradimento , quello di Michael vero,reale,fisico e quello di Joanna che non consiste in un tradimento fisico vero e proprio e che per questo potrebbe diventare ancora più pericoloso.  
Il film è incentrato tutto sull’attesa, sugli sguardi, sui sensi di colpa, e solo alla fine ci svelerà se effettivamente i due si tradiranno. Infatti quasi alla fine vediamo che Michael tradisce Joanna e se ne pente subito ( cosa scontatissima, ma l’avevo già detto!:D) e invece andando avanti con la cena tra Joanna e Alex ( il suo ex) scopriamo che Joanna non solo non l’ha mai dimenticato, ma che ama sia lui sia il marito e confessa che la loro storia non ha funzionato solo per la lontananza. Quindi anche se effettivamente il tradimento non c’è stato , la protagonista non lo fa solo per non sentirsi in colpa e non rovinare tutto, ma in realtà capiamo che ha dei ripensamenti sul suo matrimonio. Joanna e Alex si salutano,entrambi per niente convinti di quello che stanno facendo e Alex ritorna a Parigi dopo aver scoperto,forse troppo tardi,di amarla veramente.
Nel finale si vedono Michael , che improvvisamente dispiaciuto torna prima dal viaggio di lavoro per vedere la moglie e Joanna ,che è in casa e ripensa ad Alex e al suo matrimonio in lacrime. I due si rivedono, sono entrambi molto freddi, sembra che si vogliano dire qualcosa ma nessuno fa domande  e si capisce che andranno avanti con le menzogne.  Il film lascia molte domande aperte e sta a noi scegliere “ da che parte stare “,  in questo caso si tratta di scegliere il meno peggio! Quale dei due tradimenti è più accettabile? ( come se esistesse una classifica dei tradimenti). Giustifichiamo di più una semplice attrazione fisica o il ricordo di un amore mai dimenticato?
E poi mi chiedo, ma lei ( visto l’attore Guillaume Canet) non avrebbe potuto lasciare il marito e stare con quello che sembra il suo vero amore? O magari non era capace di scegliere tra i due e quindi ha scelto la strada più facile? Mah, sta di fatto che è proprio grazie alla storia simil romantica tra Joanna e Alex che il film mi è piaciuto.


Tra l’ altro ho letto che questa è stata la prima prova come regista di  Massy Tadjedin , anche sceneggiatrice del film.

mercoledì 22 giugno 2011

Eat, Pray, Love -Mangia,prega,ama-


Non ci siamo! L’idea di una donna che è alla ricerca di se stessa e si prefissa tre mete potrebbe essere anche originale, ma certamente poco credibile e in questo film è portata avanti malissimo. Come se potessero bastare 3 semplici viaggi per trovare il nostro tanto ambito “senso della vita” ,magari fosse vero! Ne ho così tanti di posti da visitare che alla fine di tutte queste esperienze sarei pienissima di senso della vita :D
La protagonista è la solita scrittrice che è insoddisfatta della propria vita e del proprio matrimonio e non sa cosa vuole, quindi fa i bagagli e parte. Ah prima di partire alcune scene vengono vivacizzate dalla presenza del divino James Franco…bellezza indescrivibile!
Prima tappa : Italia….allora uno pensa oh magari questa volta l’Italia verrà descritta in modo diverso e invece no! Già l’idea di associare il “Mangia…” all’Italia è come voler sottolineare Italia = cibo. L’Italia è vista come il solito stereotipo in cui la gente pensa solo a mangiare e a divertirsi, c’è un punto in cui viene proprio detto “ a noi italiani piace il dolce far niente, cioè non fare nulla e poi riposare “ wow! E poi gli uomini che corrono dietro alle donne,gente che urla e che sbraita per i mercati. La protagonista guarda caso va a vivere a Roma , inquadrano ripetutamente il Colosseo e va a visitare le rovine romane, ma dai?!? E poi dov’è che va a mangiare la pizza? A Napoli ovviamente! Stano che non sia andata a Bologna per i tortellini e a Milano per la cotoletta!!!
Seconda tappa : India…..secoli e secoli di cultura buttati via da una che durante la meditazione pensa a come arredare casa! Un'altra cosa che non succede mai nella vita di tutti i giorni è che ti si avvicinano persone sconosciute e ti raccontano tutta la loro vita. Ad esempio la ragazza indiana che le si avvicina all’improvviso e si confida con lei? E ovviamente di cosa si lamenta?del matrimonio combinato! Ma va?!?
Terza tappa : Bali …le scene simpatiche erano quelle della figlia boh o aiutante dello sciamano che voleva accoppiare per forza Liz. Liz,la protagonista, è un persona apatica, non sa cosa vuole dagli altri, dagli uomini in generale, ma soprattutto da se stessa . Come ho già detto non prova sentimenti e stranamente incontra solo uomini che si innamorano perdutamente di lei .
Il finale è scontatissimo, dopo tutti questi viaggi e queste meditazioni cos’altro avrebbe potuto fare? Trova finalmente l’amore : Javier Bardem nei panni di Felipe, un uomo divorziato e molto sensibile,anche troppo! Il doppiatore italiano poi rendeva il personaggio ancora meno piacevole a causa di quel finto accento brasiliano. Gli attori che hanno preso parte al film sono anche bravi, adoro Julia Roberts, James Franco, anche Javier Bardem mi piace e Luca Argentero, ma in questo film sono stati pessimi. Soprattutto gli attori italiani, non so se sia stato per colpa loro o dei testi scadenti, però erano inguardabili, Giuseppe Gandini sembrava un decerebrato!!!
Il film dura 2 ore quindi è stato anche un po’ lunghino per i miei gusti. Non mi è piaciuto tanto e mi aspettavo qualcosa di più , visto il trailer molto promettente. Però mi è venuta voglia di leggere il romanzo di Elizabeth Gilbert, “Mangia, prega, ama” da cui è tratto il film, magari si rivelerà più interessante.


22 giugno 2011

Why your comment was deleted / Ecco perchè abbiamo cancellato il tuo commento

June 22, 2011, 3:12 AM

Why Your Comment Was Deleted

1. Gee whillikers, you used an obscenity! It’s clear that many people don’t even realize that they’re using banned words. But that’s by far the biggest reason for rejection.
2. You’re off topic.
3. YOU USED TOO MANY CAPITALIZED LETTERS!
4. You’re a recognized troll. At the moment there are only two of these, using a variety of names.
5. You’re completely incoherent.
6. You’re a robot trying to sell Viagra, etc..
Are there smart, focused comments rejected because they’re too effective? No. Never. Get a life.

Paul Krugman



Ecco perché abbiamo cancellato il tuo commento
  • 22 giugno 2011
  •  
  • 11.02

1. Santa paletta, hai detto una parolaccia! È ovvio che molti non si rendono neanche conto di usare parole fuori luogo. Ma questo è il primo motivo per cui cancelliamo un commento.
2. Sei fuori tema.
3. HAI USATO TROPPE MAIUSCOLE!
4. Sappiamo che sei un troll. Anche se cambi nome.
5. Il tuo commento è del tutto incoerente.
6. Sei un robot che cerca di vendere Viagra e roba simile.
Succede mai che i commenti intelligenti e appropriati siano cancellati perché sono troppo efficaci? No, mai. Rilassati.



The King’s Speech – Il discorso del Re –


Ieri sera…ehm meglio dire ieri notte non sapevo proprio cosa fare. Dormire? No. Non ne avevo voglia. Tv? No.Non trasmettono mai niente di interessante. Allora mi faccio un giro su internet per trovare un titolo di un film che mi interessasse e ho trovato questo. E’ da un po’ che avrei voluto vederlo e poi c’era Colin Firth quindi andava visto a priori. Ovviamente non commenterò la parte tecnica, non solo perché non ne sarei proprio capace, ma soprattutto perché NON MI INTERESSA! Non è un film di fantascienza in cui uno deve stare attento agli effetti speciali. E’ un film che piace o non piace,come tutti del resto. Alcuni l’hanno criticato, hanno detto che i premi ricevuti erano eccessivi ,perché il film non era niente di particolare, anzi l’hanno trovato noioso e lento, ma non sono per niente d’accordo. Partiamo dal presupposto –e penso si sia capito – che a me il film è piaciuto tantissimo. Non mi è sembrato per niente noioso e si è soffermato di più su alcuni punti proprio per creare l’attesa prima del finale. Il film si chiama “ Il discorso del Re” e quindi il protagonista del film, se così lo vogliamo chiamare, è il discorso, la PAROLA,strumento importantissimo,soprattutto per un re,ma per qualsiasi capo di stato e soprattutto nell’epoca della comunicazione di massa. Questa infatti è stata la prima incoronazione trasmessa dalla radio BBC.  Troviamo anche  i filmati di Hitler,figura contrapposta a quella del futuro re Giorgio VI, che ne  riconosce le doti da oratore, purtroppo però per scopi malefici. L’attenzione è posta sia sul re sia su Lionel Logue, esperto logopedista,figura portante del film,colui che ha aiutato il re in questa sua grande impresa. Ovviamente la storia è vera, il principe Alberto veniva descritto come un uomo insicuro,debole,con vari problemi di salute,tra cui la balbuzie. Era mancino ma venne costretto a scrivere con la mano destra, tutti problemi che vengono attribuiti ai genitori, il Duca e la Duchessa di York , che erano spesso lontani dai figli e non hanno dato loro la giusta attenzione. Lo sceneggiatore, David Seidler, da piccolo era balbuziente ed è rimasto a tal punto affascinato dalla storia del re, che ha addirittura chiesto il permesso di scrivere il film alla Regina Madre, che gli ha permesso di farlo solo dopo la sua morte,perché i ricordi sarebbero stati troppo dolorosi.
Tutto il film è incentrato sulla preparazione del re al discorso finale e quindi ripercorriamo insieme al protagonista tutte le fasi e l’attesa che ci porteranno poi  alla fine del film.
Arrivati al momento del discorso mi sono sentita io in ansia per il protagonista ,le inquadrature che si alternavano tra il microfono,la luce rossa prima di essere in onda e la folla che stava lì ad ascoltarlo non hanno fatto altro che rendere la tensione ancora più palpabile....il trasporto è stato completo.
La battuta che mi è piaciuta alla fine del discorso e che poi ha sdrammatizzato tutto è : C'era ancora qualche balbettio" ."Ho dovuto farlo, qui o , così sapevano che ero io".
E pensare che la parte di Colin Firth era stata assegnata a Paul Bettany il quale poi  ha rifiutato. Paul Bettany sarà anche bravo,affascinante, ma Colin ha la classe e l’eleganza nel DNA! L’unica cosa di cui mi sono pentita è stata quella di non averlo guardato in lingua, perché con il doppiaggio ha perso tanto,soprattutto perché in italiano non si riescono a cogliere le sfumature e gli sforzi dell’attore nel ricreare un personaggio balbuziente e infatti poi sono andata a cercare la scena finale del discorso di Colin Firth in inglese. 




21 giugno 2011